In un tranquillo, anzi tranquillissimo sabato sera, quelli invernali, in cui sei reduce dall’influenza e hai solo bisogno di calore domestico, ho deciso di scegliere come tipo di serata “divano e film”.
C’è un rito da dieci anni…..per noi che, per scelta non abbiamo la pay tv. Andare dal nostro video noleggiatore di fiducia, che è lì da vent’anni, anche se noi lo conosciamo solo da dieci.
È un tipo in gamba che, dalla prima volta, ci ha fatto assaporare la sua passione per il cinema.
Lui guarda i film, li racconta e li recensisce e ti consiglia e ti chiede qual è il tuo stato d’animo per consigliarti meglio. In qualche modo vuole che il film ti aiuti. Certo, anche lui si è dovuto automatizzare e ha fatto in modo nel tempo che la sua passione potesse andare oltre il contatto relazionale con lui, infatti nel sistema di distribuzione sono inseriti i suoi commenti personali al film. Una sorta di critico cinematografico di quartiere. …
Per questo non abbiamo mai avuto bisogno della pay tv, perché c’era lui, il nostro film scout.
Vi chiederete: ma cos’è questo? Un articolo pubblicitario?
No. Vi tranquillizzo. Non lo è. Anche perché il nostro amico ha deciso di chiudere e ieri sera ce ne ha raccontato le ragioni. Ci ha detto: “ci troviamo costretti a chiudere perché la gente non ha più tempo di vedere un film. Il cellulare ha preso tutto il tempo che alla gente restava per vivere”.
Mi ha fatto riflettere. Molto.
Ed è andato oltre. Nel rammarico del momento ha fatto una disamina di come stia cambiando il nostro vivere sociale. “L’e-commerce sta portando tutte le piccole attività commerciali alla resa e alla chiusura. Non si può competere con chi ti consegna il prodotto scelto direttamente a casa e a un prezzo nettamente inferiore di quello che pagheresti in negozio. Queste grandi società hanno eliminato la competitività tra commercianti.”
Parlava però con una fierezza negli occhi. La fierezza di chi per vent’anni, col suo lavoro, aveva costruito rapporti umani.
Sì, perché che progresso è se non si ha più la spinta ad uscire per “incontrare” la gente?
Io sono un’amante dello shopping fatto per stare a contatto con il commerciante, lo shopping dove il commerciante ti insegna qualcosa, ti consiglia, ti spiega, ti passa tutta la sua esperienza per permetterti di fare una buona scelta, lasciandoti poi alla tua libertà anche di non comprare niente. Riflettiamo su come sta cambiando la nostra società. Stiamo togliendo tempo a tutte le relazioni per stare ore al cellulare. Sarebbe interessante pensare a un nuovo “Truman show” in cui Truman diventa l’uomo che può fare tutto da casa sua, seduto sul divano o alla scrivania. Perché ormai con il web si può fare tutto…..si può ordinare la spesa, comprare i vestiti, fare corsi e iscriversi all’università, andare in banca, in posta. Tutto arriva da te tramite un clic. E si può socializzare e litigare via web e lavorare e addirittura trovare il compagno o la compagna della vita.
Io immagino la scena. …Truman che un bel giorno capisce che gli manca qualcosa e cerca di oltrepassare l’orizzonte virtuale in cui è stato confinato per tutta la vita. Si avvia, tentando l’impresa eroica della conquista della libertà con la sua barchetta ma sbatte contro un telo bianco, un orizzonte finto.
E capisce allora che c’è stato qualcuno che ha scelto per lui la vita che toccava a lui scegliere e soprattutto vivere!
M. Céline C.
Nata in un piccolo paese, si trasferisce in diverse città d’Italia per studio e per lavoro. Da sempre amante dell’arte e della poesia. Moglie, madre, lavora in tutt’altro ambito ma prepotentemente la passione per la scrittura ogni tanto si riappropria di uno spazio importante. M.Céline C. ha un’autentica passione per le relazioni umane. Fondamentalmente disobbediente, diretta, schietta. I suoi brani mostrano sempre quella “sicura insicurezza” che da sempre sperimenta nella vita.
L'articolo Le Lettere di Cèline C. – Il nuovo Truman show proviene da Come Gesù.
